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Ufficiale: firmato il decreto PA, ecco come cambiano i concorsi statali

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Ufficiale: firmato il decreto PA, ecco come cambiano i concorsi statali

Focus sui giovani, nuovi posti nei Ministeri e procedure concorsuali più veloci: il Governo approva il decreto PA 2025.

Decreto PA 2025: una panoramica

Il Decreto PA 2025 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Era da tempo che il Governo puntava a semplificare il mondo dei concorsi statali. E questa volta è andato a segno.

Il decreto-legge presentato sia dalla premier Giorgia Meloni che dal ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, presenta diverse novità.

Arrivare a comprendere questo decreto di 30 pagine non è stato facile e abbiamo cercato di stilare un riassunto per avere un quadro chiaro della situazione.

L’intento del decreto-legge è quello di “attrarre le nuove generazioni al settore pubblico” e di “dotare le amministrazioni di personale tecnico qualificato”, si legge sulla nota di Palazzo Chigi.

Un’altra grande sorpresa è la sospensione della cosiddetta norma “Taglia Idonei”, che nei mesi scorsi ha fatto tanto discutere.

Insomma, il governo Meloni punta il faro sui concorsi statali e – in generale – sulle selezioni nella Pubblica Amministrazione.

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Progetto “PA 110 e lode”: il Governo punta ai giovani

Il ricambio generazionale nelle Pubbliche Amministrazioni è un tema che ha sempre infiammato tutti gli addetti ai lavori e l’opinione pubblica.

Dal Legislatore, agli enti, fino ai dipendenti pubblici, passando per i sindacati: tutti chiedono a gran voce un turnover.

Lo dicono i dati: in Italia ci sono sempre meno persone in età lavorativa e sempre più pensionati.

Voglio fare il dipendente statale”, per giunta, non è la risposta che ci si aspetta da un bambino a cui si chiede cosa voglia fare da grande.

Insomma, quei pochi giovani rimasti in Italia sono interessati poco o per nulla ai concorsi statali.

Il Governo, con il decreto PA 2025, vuole proprio rispondere a questa esigenza. È così che nasce il progetto “PA 110 e lode”.

I protagonisti di questa iniziativa, che potrà raggiungere un fondo di 3 milioni di euro fino al 2027, sono i diplomati. Ecco le novità.

Nuovo Concorso MASE 200 posti: è ufficiale

A essere modificata è una norma (comma 1, art. 3-ter del DL del 22 aprile 2023, n. 44) che finora interessava solo i laureati.

Fino al nuovo Decreto PA, le amministrazioni pubbliche potevano destinare il 10% delle loro assunzioni ai giovani laureati tramite contratto di apprendistato.

Ora il progetto “PA 110 e lode” si rivolge a tutti quei ragazzi in possesso del diploma, se coerenti con il profilo di lavoro a concorso. Insomma, ora anche i diplomati avranno diritto al 10% dei posti con contratto di apprendistato.

Questo è un grande assist a chi è interessato ai concorsi pubblici per diplomati. Ma attenzione! Il contratto di apprendistato si può firmare solo se si ha un’età inferiore ai 30 anni. Questa regola è ferrea: tienila a mente.

Una volta superato l’apprendistato però, fermi restando i “requisiti per l’accesso al pubblico impiego”, il rapporto di lavoro si trasforma automaticamente in un contratto a tempo indeterminato.

Insomma, il Governo strizza l’occhio ai giovani. Ma il progetto “PA 110 e lode” basterà per attrarre nuove leve? La redazione de “Il Concorso Pubblico” monitorerà la situazione.

Nuovo Concorso MASE 200 posti: è ufficiale

Chiuso il capitolo dedicato ai giovani, continuiamo a leggere il decreto PA 2025.

Scorrendo le righe del testo, ci si accorge di un’altra novità molto importante: il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha bisogno di nuovi Funzionari.

In particolare, il DL firmato dal ministro Zangrillo incrementa di 200 unità proprio il personale richiesto per questa fascia. Ma non solo.

Presto verrà pubblicato un concorso MASE 200 posti per laureati, visto che – tra il 2025 e il 2026 – il Ministero avrà a disposizione oltre 125 milioni di euro per portare a termine questa missione.

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Nuovo Concorso Ministero Interno 2025: 200 posti per diplomati

Notizie importanti anche sul fronte del Viminale. Il Decreto PA 2025 infatti aumenta di 200 unità l’area degli Assistenti.

Questa misura si è resa necessaria, si legge sul comunicato del Governo, per fare fronte alle “problematiche connesse alla gestione del flussi migratori”.

Ma il Concorso Ministero Interno 2025 per diplomati quando uscirà? Il decreto non è molto chiaro a riguardo: in questi mesi nelle casse del Viminale arriveranno 488mila euro per l’espletamento della procedura.

Tuttavia, nel testo si fa riferimento al termine del 31 dicembre 2026 per organizzare il concorso.

Concorsi statali (e non): Palazzo Chigi e Commissione RIPAM scendono in campo

Un’altra novità riguarda poi il concreto svolgimento dei concorsi statali e non solo.

A prendere il timone dei concorsi pubblici sarà infatti il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con la Commissione RIPAM.

Palazzo Chigi e Commissione RIPAM organizzeranno le seguenti tipologie di concorsi:

  • Reclutamento dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato (anche a ordinamento autonomo);
  • Assunzione di figure professionali comuni e dalle elevate professionalità delle amministrazioni dello Stato (anche a ordinamento autonomo);
  • Reclutamento di figure professionali in amministrazioni pubbliche che non rientrano nell’amministrazione dello Stato (solo se l’ente esprime questa richiesta al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri);
  • Concorsi per una sola figura professionale e per una singola amministrazione;

Inoltre, il Governo e la Commissione RIPAM saranno a disposizione dei piccoli e medi comuni per lo svolgimento di concorsi pubblici particolarmente complessi e con un numero elevato di posti.

Ma le novità non sono finite qui. Sì, perché Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri sarà tenuto a presentare una relazione annuale al Parlamento e al Governo.

In questo resoconto (che uscirà entro il 31 maggio di ogni anno) sarà contenuto lo stato dell’arte dei concorsi pubblici in Italia.

Titoli di studio conseguiti all’estero: lo Stato si fa garante

Un altro aspetto importante riguarda poi coloro i quali hanno conseguito un titolo di studio all’estero.

Data l’assenza di una “regolamentazione della materia da parte dell’Unione Europea”, sarà il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri a garantire per il candidato.

Spieghiamoci meglio. Se Caio, dopo il diploma, è andato a frequentare l’università negli Stati Uniti e ora vuole partecipare a un concorso pubblico in Italia, può farlo.

Una volta presentata la sua domanda, Caio sarà poi ammesso con riserva alla selezione.

Solo se Caio avrà vinto il concorso, avrà poi 15 giorni dalla pubblicazione della graduatoria finale per presentare istanza di riconoscimento del suo titolo conseguito all’estero.

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Concorsi Pubblici 2025: Taglia Idonei addio

Dal Decreto PA 2025 arriva poi un provvedimento che farà tirare un sospiro di sollievo a molti idonei a concorsi già terminati, imprigionati nel “limbo” di una situazione a dir poco incerta.

La norma Taglia Idonei aveva spento le loro speranze: le graduatorie erano bloccate e le amministrazioni erano costrette a indire nuovi concorsi per avere nuovo personale.

La Taglia Idonei, insomma, era una mannaia che rischiava di infrangere i sogni di migliaia di aspiranti dipendenti della PA.

Ora, però, il Governo ha risolto momentaneamente la questione, andando a sospendere la Taglia Idonei per i piani assunzionali già approvati.

Gli enti pubblici ora possono procedere allo scorrimento delle graduatorie nel limite del 20% dei posti previsti per il concorso a cui esse erano collegate.

Concorsi in arrivo: preparati con SMART PA

Lo scenario insomma è ormai chiaro. Di fronte a dati economici preoccupanti, il Governo si aggrappa ai concorsi pubblici.

Le selezioni della P.A. rappresentano ancora una validissima scelta verso la quale orientare la propria carriera lavorativa.

Le sfide poste dal complesso scenario politico e finanziario, portano l’Italia a volersi dotare di figure competenti e preparate.

L’immagine del dipendente pubblico fannullone (Checco Zalone style) è dunque destinata a tramontare? Certo che sì. Con la progressiva digitalizzazione della P.A. l’impiegato (sia esso Assistente, Istruttore o Funzionario) deve ora avere specifiche competenze.

E per andare meglio incontro a tutto ciò, avrai al tuo fianco SMART PA. Con il nostro corso SMART PA, infatti, non ti prepari a un solo concorso ma anche a tutte quelle selezioni che hanno le stesse materie d’esame.

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