Come diventare insegnante di sostegno requisiti e abilitazione

Come diventare Insegnante di sostegno: requisiti e abilitazione

RedazioneConsigli Utili

Come diventare Insegnante di sostegno: requisiti e abilitazione

Ecco come diventare Insegnante di sostegno, una figura fondamentale per rendere gli Istituti scolastici un luogo inclusivo.

Abbiamo già discusso, in un precedente articolo, delle graduatorie e dei concorsi utili a diventare Insegnante. Nel Sistema Scuola, esistono però tante figure atte all’insegnamento e al miglioramento dell’ambiente scolastico. Una di queste è l’Insegnante di sostegno: appoggio e strumento dei ragazzi e dei bambini con disabilità fisiche o psichiche o che hanno bisogno di un sostegno maggiore.
Ti stai chiedendo quali siano i requisiti per ottenere l’abilitazione utile a diventarlo? Leggi questo articolo per scoprire come diventare Insegnante di sostegno.

Requisiti per diventare insegnante di sostegno

Diventare Insegnante di sostegno non è affatto semplice, i requisiti sono differenti per ogni ordine e grado del mondo dell’Istruzione. Il requisito fondamentale è avere la cosiddetta abilitazione. Quest’ultima si ottiene successivamente a una serie di step, di cui l’ultimo è il TFA, che sta per Tirocinio Formativo Attivo.
Del TFA ne parleremo successivamente, adesso è importante focalizzarsi su quali siano i requisiti utili ad accedervi. L’abbiamo già accennato: ci sono tanti ordini e gradi nell’istruzione italiana quanti sono i requisiti necessari ad avere l’abilitazione per diventare Insegnante di sostegno. Ecco l’elenco completo:

  • Scuola dell’Infanzia e Primaria:
    • Titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito successivamente ai Corsi di Laurea in Scienze della formazione primaria, oppure
    • Diploma Magistrale, conseguito presso Istituti Magistrali
  • Scuola Secondaria di I e II Grado:
    • Laurea Magistrale o a Ciclo Unico
    • 24 CFU acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno 6 crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche

Dopo aver capito quali di questi requisiti possiedi e quali no, è il momento di prepararsi al Concorso TFA sostegno.

Vuoi scoprire il Concorso Pubblico più adatto a te? Preparati con noi per costruire il tuo futuro.

TFA Insegnanti di sostegno 2022/2023: cos’è e Prove d’esame

Per iniziare il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è necessario attendere la pubblicazione dei bandi di Concorso per l’accesso al corso. Il TFA viene erogato da una buona parte delle Università italiane, sicuramente una per ogni regione.

Per il 2023 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale che ha aperto all’VIII ciclo utile a formare i futuri Insegnanti di sostegno. I posti messi a concorso sono 29.061, numero più alto rispetto al ciclo precedente.
Quali saranno le Prove d’Esame per accedere al TFA Sostegno 2022/2023? Ecco l’elenco degli Esami che dovranno sostenere i candidati dell’VIII ciclo:

  • Test Preselettivo
  • Una o più Prove Scritte o Pratiche
  • Prova Orale

Dopo aver superato le Prove d’Esame, i vincitori accederanno al vero e proprio Corso di Formazione. L’obiettivo finale è ottenere 60 CFU specifici sull’insegnamento di sostegno, incluso un Tirocinio all’interno di un Istituto Scolastico della durata variabile rispetto all’Università di riferimento. Il Corso ha una durata di 8 mesi.

Abilitazione all’insegnamento di sostegno: concorso e GPS

Superata la Prova Finale del TFA, otterrai finalmente l’Abilitazione all’insegnamento di sostegno. Quest’ultima ti permetterà di accedere ai tanti Concorsi utili a entrare negli Istituti Scolastici come Insegnante di sostegno.

Il nuovo Concorso Insegnanti di sostegno dovrebbe essere pubblicato entro il 2023 (potranno parteciparvi solo coloro che hanno completato il precedente ciclo di TFA). Sarà reso pubblico dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ma prevederà graduatorie su base regionale. Queste graduatorie scorreranno e potranno essere utilizzate dai singoli Istituti fino al 31 dicembre 2025.

Altro metodo per iniziare a raccogliere punti in vista del Concorso utile all’immissione a ruolo è iscriversi alle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) per il sostegno. Qui possono accedere anche soggetti privi di specializzazione. Le Graduatorie sono divise in due fasce:

  • Prima fascia: docenti già specializzati nel relativo grado
  • Seconda fascia: soggetti privi di specializzazione, che abbiano maturato almeno 3 anni di servizio su posti di sostegno nel relativo grado o che abbiano il titolo di accesso alle GPS di seconda fascia del relativo grado

La seconda fascia è stata istituita proprio per una grave carenza di personale che assolva al compito di sostegno nelle scuole italiane. Per questo, nel prossimo paragrafo, metteremo in luce quanto sia importante avere Insegnanti di sostegno il più possibile preparati e attenti ai bisogni degli studenti che necessitano di un supporto nelle fasi più delicate della crescita.

L’importanza del sostegno nelle scuole: cosa fa l’Insegnante di sostegno?

Uno dei principali luoghi comuni sull’Insegnante di sostegno è che il suo compito sia occuparsi esclusivamente dell’alunno con disabilità. Non è così: il suo obiettivo è favorire l’inclusione di quest’ultimo all’interno di tutta la classe. Per farlo non deve coinvolgere solo gli alunni ma anche i docenti, i genitori e, se necessario, enti esterni. Inoltre l’Insegnante facilita l’apprendimento degli alunni che hanno un qualche tipo di difficoltà e punta a rendere la classe un luogo sicuro e stimolante per loro.

Queste poche righe d’introduzione al ruolo dell’Insegnante di sostegno nelle scuole rendono chiaro quanto sia fondamentale e anche quanto complesso sia riuscire a lavorare in maniera efficiente per ottenere gli obiettivi formativi migliori per gli studenti che richiedono un’attenzione maggiore.

Per questo, se il tuo sogno è diventare Insegnante di sostegno, sarebbe bene iniziare a studiare le materie utili al raggiungimento dell’abilitazione il prima possibile, e non prendere affatto sottogamba questa professione che è, come abbiamo già detto, fondamentale e complessa.

Questo articolo, inoltre, è rivolto a tutti coloro che vogliono accedere all’insegnamento di sostegno senza abilitazione, con l’obiettivo di ottenere punti utili alle graduatorie per insegnare altre materie. È vostro diritto farlo, ma durante il breve periodo in cui lavorerete nella scuola con questo ruolo aggiornatevi il più possibile e cercate di lavorare al meglio nell’integrazione e nel supporto degli studenti con qualche difficoltà in più.

Il diritto a una scuola efficiente è di tutti e se ti stai chiedendo come diventare Insegnante di sostegno siamo certi che farai la tua parte per renderla ancora più inclusiva.



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Come diventare Insegnante di sostegno: requisiti e abilitazione

Ecco come diventare Insegnante di sostegno, una figura fondamentale per rendere gli Istituti scolastici un luogo inclusivo.

Abbiamo già discusso, in un precedente articolo, delle graduatorie e dei concorsi utili a diventare Insegnante. Nel Sistema Scuola, esistono però tante figure atte all’insegnamento e al miglioramento dell’ambiente scolastico. Una di queste è l’Insegnante di sostegno: appoggio e strumento dei ragazzi e dei bambini con disabilità fisiche o psichiche o che hanno bisogno di un sostegno maggiore.
Ti stai chiedendo quali siano i requisiti per ottenere l’abilitazione utile a diventarlo? Leggi questo articolo per scoprire come diventare Insegnante di sostegno.

Requisiti per diventare insegnante di sostegno

Diventare Insegnante di sostegno non è affatto semplice, i requisiti sono differenti per ogni ordine e grado del mondo dell’Istruzione. Il requisito fondamentale è avere la cosiddetta abilitazione. Quest’ultima si ottiene successivamente a una serie di step, di cui l’ultimo è il TFA, che sta per Tirocinio Formativo Attivo.
Del TFA ne parleremo successivamente, adesso è importante focalizzarsi su quali siano i requisiti utili ad accedervi. L’abbiamo già accennato: ci sono tanti ordini e gradi nell’istruzione italiana quanti sono i requisiti necessari ad avere l’abilitazione per diventare Insegnante di sostegno. Ecco l’elenco completo:

  • Scuola dell’Infanzia e Primaria:
    • Titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito successivamente ai Corsi di Laurea in Scienze della formazione primaria, oppure
    • Diploma Magistrale, conseguito presso Istituti Magistrali
  • Scuola Secondaria di I e II Grado:
    • Laurea Magistrale o a Ciclo Unico
    • 24 CFU acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno 6 crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche

Dopo aver capito quali di questi requisiti possiedi e quali no, è il momento di prepararsi al Concorso TFA sostegno.

Vuoi scoprire il Concorso Pubblico più adatto a te? Preparati con noi per costruire il tuo futuro.

TFA Insegnanti di sostegno 2022/2023: cos’è e Prove d’esame

Per iniziare il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è necessario attendere la pubblicazione dei bandi di Concorso per l’accesso al corso. Il TFA viene erogato da una buona parte delle Università italiane, sicuramente una per ogni regione.

Per il 2023 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale che ha aperto all’VIII ciclo utile a formare i futuri Insegnanti di sostegno. I posti messi a concorso sono 29.061, numero più alto rispetto al ciclo precedente.
Quali saranno le Prove d’Esame per accedere al TFA Sostegno 2022/2023? Ecco l’elenco degli Esami che dovranno sostenere i candidati dell’VIII ciclo:

  • Test Preselettivo
  • Una o più Prove Scritte o Pratiche
  • Prova Orale

Dopo aver superato le Prove d’Esame, i vincitori accederanno al vero e proprio Corso di Formazione. L’obiettivo finale è ottenere 60 CFU specifici sull’insegnamento di sostegno, incluso un Tirocinio all’interno di un Istituto Scolastico della durata variabile rispetto all’Università di riferimento. Il Corso ha una durata di 8 mesi.

Abilitazione all’insegnamento di sostegno: concorso e GPS

Superata la Prova Finale del TFA, otterrai finalmente l’Abilitazione all’insegnamento di sostegno. Quest’ultima ti permetterà di accedere ai tanti Concorsi utili a entrare negli Istituti Scolastici come Insegnante di sostegno.

Il nuovo Concorso Insegnanti di sostegno dovrebbe essere pubblicato entro il 2023 (potranno parteciparvi solo coloro che hanno completato il precedente ciclo di TFA). Sarà reso pubblico dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ma prevederà graduatorie su base regionale. Queste graduatorie scorreranno e potranno essere utilizzate dai singoli Istituti fino al 31 dicembre 2025.

Altro metodo per iniziare a raccogliere punti in vista del Concorso utile all’immissione a ruolo è iscriversi alle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) per il sostegno. Qui possono accedere anche soggetti privi di specializzazione. Le Graduatorie sono divise in due fasce:

  • Prima fascia: docenti già specializzati nel relativo grado
  • Seconda fascia: soggetti privi di specializzazione, che abbiano maturato almeno 3 anni di servizio su posti di sostegno nel relativo grado o che abbiano il titolo di accesso alle GPS di seconda fascia del relativo grado

La seconda fascia è stata istituita proprio per una grave carenza di personale che assolva al compito di sostegno nelle scuole italiane. Per questo, nel prossimo paragrafo, metteremo in luce quanto sia importante avere Insegnanti di sostegno il più possibile preparati e attenti ai bisogni degli studenti che necessitano di un supporto nelle fasi più delicate della crescita.

L’importanza del sostegno nelle scuole: cosa fa l’Insegnante di sostegno?

Uno dei principali luoghi comuni sull’Insegnante di sostegno è che il suo compito sia occuparsi esclusivamente dell’alunno con disabilità. Non è così: il suo obiettivo è favorire l’inclusione di quest’ultimo all’interno di tutta la classe. Per farlo non deve coinvolgere solo gli alunni ma anche i docenti, i genitori e, se necessario, enti esterni. Inoltre l’Insegnante facilita l’apprendimento degli alunni che hanno un qualche tipo di difficoltà e punta a rendere la classe un luogo sicuro e stimolante per loro.

Queste poche righe d’introduzione al ruolo dell’Insegnante di sostegno nelle scuole rendono chiaro quanto sia fondamentale e anche quanto complesso sia riuscire a lavorare in maniera efficiente per ottenere gli obiettivi formativi migliori per gli studenti che richiedono un’attenzione maggiore.

Per questo, se il tuo sogno è diventare Insegnante di sostegno, sarebbe bene iniziare a studiare le materie utili al raggiungimento dell’abilitazione il prima possibile, e non prendere affatto sottogamba questa professione che è, come abbiamo già detto, fondamentale e complessa.

Questo articolo, inoltre, è rivolto a tutti coloro che vogliono accedere all’insegnamento di sostegno senza abilitazione, con l’obiettivo di ottenere punti utili alle graduatorie per insegnare altre materie. È vostro diritto farlo, ma durante il breve periodo in cui lavorerete nella scuola con questo ruolo aggiornatevi il più possibile e cercate di lavorare al meglio nell’integrazione e nel supporto degli studenti con qualche difficoltà in più.

Il diritto a una scuola efficiente è di tutti e se ti stai chiedendo come diventare Insegnante di sostegno siamo certi che farai la tua parte per renderla ancora più inclusiva.



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Come diventare Insegnante di sostegno: requisiti e abilitazione

Ecco come diventare Insegnante di sostegno, una figura fondamentale per rendere gli Istituti scolastici un luogo inclusivo.

Abbiamo già discusso, in un precedente articolo, delle graduatorie e dei concorsi utili a diventare Insegnante. Nel Sistema Scuola, esistono però tante figure atte all’insegnamento e al miglioramento dell’ambiente scolastico. Una di queste è l’Insegnante di sostegno: appoggio e strumento dei ragazzi e dei bambini con disabilità fisiche o psichiche o che hanno bisogno di un sostegno maggiore.
Ti stai chiedendo quali siano i requisiti per ottenere l’abilitazione utile a diventarlo? Leggi questo articolo per scoprire come diventare Insegnante di sostegno.

Requisiti per diventare insegnante di sostegno

Diventare Insegnante di sostegno non è affatto semplice, i requisiti sono differenti per ogni ordine e grado del mondo dell’Istruzione. Il requisito fondamentale è avere la cosiddetta abilitazione. Quest’ultima si ottiene successivamente a una serie di step, di cui l’ultimo è il TFA, che sta per Tirocinio Formativo Attivo.
Del TFA ne parleremo successivamente, adesso è importante focalizzarsi su quali siano i requisiti utili ad accedervi. L’abbiamo già accennato: ci sono tanti ordini e gradi nell’istruzione italiana quanti sono i requisiti necessari ad avere l’abilitazione per diventare Insegnante di sostegno. Ecco l’elenco completo:

  • Scuola dell’Infanzia e Primaria:
    • Titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito successivamente ai Corsi di Laurea in Scienze della formazione primaria, oppure
    • Diploma Magistrale, conseguito presso Istituti Magistrali
  • Scuola Secondaria di I e II Grado:
    • Laurea Magistrale o a Ciclo Unico
    • 24 CFU acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno 6 crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche

Dopo aver capito quali di questi requisiti possiedi e quali no, è il momento di prepararsi al Concorso TFA sostegno.

Vuoi scoprire il Concorso Pubblico più adatto a te? Preparati con noi per costruire il tuo futuro.

TFA Insegnanti di sostegno 2022/2023: cos’è e Prove d’esame

Per iniziare il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è necessario attendere la pubblicazione dei bandi di Concorso per l’accesso al corso. Il TFA viene erogato da una buona parte delle Università italiane, sicuramente una per ogni regione.

Per il 2023 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale che ha aperto all’VIII ciclo utile a formare i futuri Insegnanti di sostegno. I posti messi a concorso sono 29.061, numero più alto rispetto al ciclo precedente.
Quali saranno le Prove d’Esame per accedere al TFA Sostegno 2022/2023? Ecco l’elenco degli Esami che dovranno sostenere i candidati dell’VIII ciclo:

  • Test Preselettivo
  • Una o più Prove Scritte o Pratiche
  • Prova Orale

Dopo aver superato le Prove d’Esame, i vincitori accederanno al vero e proprio Corso di Formazione. L’obiettivo finale è ottenere 60 CFU specifici sull’insegnamento di sostegno, incluso un Tirocinio all’interno di un Istituto Scolastico della durata variabile rispetto all’Università di riferimento. Il Corso ha una durata di 8 mesi.

Abilitazione all’insegnamento di sostegno: concorso e GPS

Superata la Prova Finale del TFA, otterrai finalmente l’Abilitazione all’insegnamento di sostegno. Quest’ultima ti permetterà di accedere ai tanti Concorsi utili a entrare negli Istituti Scolastici come Insegnante di sostegno.

Il nuovo Concorso Insegnanti di sostegno dovrebbe essere pubblicato entro il 2023 (potranno parteciparvi solo coloro che hanno completato il precedente ciclo di TFA). Sarà reso pubblico dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ma prevederà graduatorie su base regionale. Queste graduatorie scorreranno e potranno essere utilizzate dai singoli Istituti fino al 31 dicembre 2025.

Altro metodo per iniziare a raccogliere punti in vista del Concorso utile all’immissione a ruolo è iscriversi alle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) per il sostegno. Qui possono accedere anche soggetti privi di specializzazione. Le Graduatorie sono divise in due fasce:

  • Prima fascia: docenti già specializzati nel relativo grado
  • Seconda fascia: soggetti privi di specializzazione, che abbiano maturato almeno 3 anni di servizio su posti di sostegno nel relativo grado o che abbiano il titolo di accesso alle GPS di seconda fascia del relativo grado

La seconda fascia è stata istituita proprio per una grave carenza di personale che assolva al compito di sostegno nelle scuole italiane. Per questo, nel prossimo paragrafo, metteremo in luce quanto sia importante avere Insegnanti di sostegno il più possibile preparati e attenti ai bisogni degli studenti che necessitano di un supporto nelle fasi più delicate della crescita.

L’importanza del sostegno nelle scuole: cosa fa l’Insegnante di sostegno?

Uno dei principali luoghi comuni sull’Insegnante di sostegno è che il suo compito sia occuparsi esclusivamente dell’alunno con disabilità. Non è così: il suo obiettivo è favorire l’inclusione di quest’ultimo all’interno di tutta la classe. Per farlo non deve coinvolgere solo gli alunni ma anche i docenti, i genitori e, se necessario, enti esterni. Inoltre l’Insegnante facilita l’apprendimento degli alunni che hanno un qualche tipo di difficoltà e punta a rendere la classe un luogo sicuro e stimolante per loro.

Queste poche righe d’introduzione al ruolo dell’Insegnante di sostegno nelle scuole rendono chiaro quanto sia fondamentale e anche quanto complesso sia riuscire a lavorare in maniera efficiente per ottenere gli obiettivi formativi migliori per gli studenti che richiedono un’attenzione maggiore.

Per questo, se il tuo sogno è diventare Insegnante di sostegno, sarebbe bene iniziare a studiare le materie utili al raggiungimento dell’abilitazione il prima possibile, e non prendere affatto sottogamba questa professione che è, come abbiamo già detto, fondamentale e complessa.

Questo articolo, inoltre, è rivolto a tutti coloro che vogliono accedere all’insegnamento di sostegno senza abilitazione, con l’obiettivo di ottenere punti utili alle graduatorie per insegnare altre materie. È vostro diritto farlo, ma durante il breve periodo in cui lavorerete nella scuola con questo ruolo aggiornatevi il più possibile e cercate di lavorare al meglio nell’integrazione e nel supporto degli studenti con qualche difficoltà in più.

Il diritto a una scuola efficiente è di tutti e se ti stai chiedendo come diventare Insegnante di sostegno siamo certi che farai la tua parte per renderla ancora più inclusiva.



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